Nuovo progetto per andare all’Università con i mezzi pubblici

learn-916677_960_720Andare all’Università sarà presto un pò più facile grazie a Study & Go. O, almeno, lo sarà per quanto concerne l’Università di Roma Tre, visto e considerato che per la prima volta al mondo il progetto Study & Go potrà riportare direttamente sui monitor dell’università capitolina gli orari di arrivo dei mezzi forniti dal web trip planner Moovit, in collaborazione con l’Agenzia per la mobilità del Comune di Roma. Dunque, attraverso il progetto gli studenti potranno spostarsi da e verso l’Università in maniera più semplice, ottimizzando i tempi di attesa di un bus o di una metropolitana, ed evitando così le perdite di tempo.

L’obiettivo di Study & Go è infatti quello di rendere sempre più sostenibili gli spostamenti di chi frequenta quotidianamente l’Ateneo. La possibilità di poter disporre delle informazioni in tempo reale sull’orario di arrivo dei mezzi pubblici in servizio nelle vicinanze potrà infatti permettere a studenti, professori e al personale che lavora presso l’Università di potersi spostare in maniera più ottimizzata, stimolando gli spostamenti con i mezzi pubblici.

Per quanto concerne le caratteristiche del servizio, gli orari dei mezzi, forniti in tempo reale dal web trip planner Moovit, potranno alternarsi nel corso di tutta la giornata alle informazioni sulle lezioni, sulle aule, sugli esami e sugli avvisi agli studenti, potendo così arricchire di maggiore valore aggiunto le quotidiane attività universitarie e l’informativa ad esse collegate.

Già attivo nelle sedi di giurisprudenza, dal prossimo 1 ottobre il progetto sarà pienamente operativo presso tutte le sedi dell’Università Roma Tre, da tempo impegnata – ricorda il delegato del rettore per la mobilità sostenibile, Stefano Carrese, in un vasto progetto per poter incentivare tutti i mezzi di trasporto che sono alternativi all’automobile, come i mezzi pubblici e i servizi a basso impatto ambientale diffusi nella Capitale come il car pooling, il car sharing, il bike sharing, e non solo. Questo nuovo passo, conclude il delegato, è uno step importante, che può suggerire una naturale continuità tra le attività di studenti, professori e personali, e l’utilizzo dei mezzi pubblici.

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