Votare i docenti li rende dei prof migliori?

Votare i docenti li rende dei prof migliori? Secondo quanto emerge da uno studio condotto dall’Università Bicocca di Milano, che da un triennio pone online i giudizi espressi dai docenti sugli alunni, vi sarebbe un netto miglioramento dell’attività didattica. Dunque, fare in modo di rendere pubblici i voti che gli studenti esprimono nei confronti dei prof, all’insegna di una migliore responsabilizzazione e di trasparenza, consentirebbe uno sviluppo positivo.

Nata quasi per scherzo in più di un ateneo, questa tendenza – che in altri Paesi è invece ben più diffusa – si è rivelata molto utile per poter perfezionare l’insegnamento, specialmente se i risultati vengono resi pubblici. Pertanto, l’abitudine di dare dei voti ai professori, potrebbe presto essere estesa anche in altri atenei, dove si guarda con crescente attenzione a questa pratica.

“Nel tempo, abbiamo osservato un miglioramento significativo della qualità dell’insegnamento, forse dovuto alla responsabilizzazione, tipica delle organizzazioni fondati sulla trasparenza” – afferma in merito Paolo Cherubini, prorettore vicario dell’Università milanese. Che poi ricorda come sia cresciuto anche il numero delle schede valutative, con un balzo dalle 69 mila della prima rilevazione, alle 138 mila della ultima rilevazione. Cresce infine anche il coinvolgimento da parte di chi si è sottoposto al voto, per un segnale chiaro su quanto sia sentito anche da parte del corpo docente.

“Se all’inizio c’era qualche perplessità da parte dei colleghi, intimoriti dalla possibilità che le valutazioni fossero interpretate come una “gogna”, oggi sono loro stessi a far pressioni perché i dati siano pubblicati il più velocemente possibile” – conclude Cerubini, sul magazine Io Donna.

Insomma, semplificando, invitare gli studenti a esprimersi a dare i giudizi sui docenti, sollecitando voti sull’efficacia della didattica, sugli aspetti organizzativi del corso e sulla soddisfazione complessiva, genererebbe un crescente coinvolgimento da parte degli studenti e degli stessi docenti e, in un clima di trasparenza e di rispetto delle parti, permetterebbe anche di ottenere valori aggiunti non sottovalutabili.

E voi che ne pensate? Ritenete corretto che, per una volta, non siano i docenti a dare un voto agli studenti, ma avvenga il contrario? E quali sono le categorie di voto per i quali ritenete corretto esprimere una preferenza? Fateci sapere la vostra opinione, e commentatela insieme agli altri utenti. Non si sa mai: potrebbe essere la giusta base di partenza per un nuovo esperimento nella vostra scuola o nel vostro ateneo…

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