Come funziona il processo di memorizzazione

La memoria è un processo altamente complesso che coinvolge più componenti che lavorano simultaneamente.

Tutto inizia come input sensoriale dal nostro ambiente. Usando i nostri sistemi sensoriali, vediamo, assaporiamo, sentiamo, o percepiamo una sensazione o degli stimoli. Abbiamo un meccanismo per filtrare e scartare dati irrilevanti o non necessari, come la sensazione del tappeto mentre camminiamo o il suono del condizionatore d’aria. Questo stesso meccanismo di filtraggio organizza i dati rilevanti in modelli significativi.

Ebbene, le informazioni “afferrate”, o rese significative, passano alla memoria a breve termine. Il nostro cervello è programmato per prestare attenzione all’insolito – qualcosa di diverso. Incorporare novità come l’umorismo, il movimento o la musica nelle strategie aiuta l’informazione ad attirare la nostra attenzione.

L’uso delle strategie gioca un ruolo molto critico nella strutturazione degli input per aiutarli a passare alla memoria a lungo termine in un formato significativo e memorabile. Per creare una memoria più duratura, dobbiamo evitare che le informazioni in entrata vengano “scaricate”. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo associarle in modo significativo con la conoscenza già esistente.

Se l’informazione è importante e viene provata, si sposta in un’altra parte del cervello per essere codificata e poi viene memorizzata nella memoria a lungo termine.

Nel pensare a come funziona la memoria, è fondamentale rendersi conto che ogni individuo ha un modo diverso di elaborare e ricordare. C’è più di un modo per memorizzare una data memoria, così come ci sono spesso più percorsi da percorrere per raggiungere una destinazione. Una persona può scegliere di andare al supermercato per il percorso A, mentre un’altra persona può preferire il percorso B. Entrambi sono appropriati. Allo stesso modo con la memoria: una persona può preferire ricordare una lista cantandola, mentre un’altra persona può preferire visualizzare un’associazione. Non esiste un modo corretto.

 

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