Quante assenze si possono fare a scuola?
Alle scuole superiori puoi fare al massimo assenze pari al 25% del monte ore annuale. Se superi questa soglia senza deroghe giustificate, l’anno non viene validato.
Vuoi sapere anche quante assenze si possono fare senza rischiare la bocciatura? In realtà, non c’è una tabella ministeriale che dice “più di quaranta giorni significa bocciatura”.
La regola parla di ore frequentate rispetto al totale previsto nell’anno scolastico. La soglia è del 75%, il che significa che puoi assentarti fino a un quarto del monte ore, oltre il quale la frequenza non è considerata sufficiente a rendere valido l’anno.
Dietro a questo calcolo ci sono diverse variabili che tengono in considerazione la differenza tra scuole superiori, medie ed elementari, le eccezioni per motivi di salute, le deroghe riconosciute e perfino la gestione dei ritardi.
Come funziona alle scuole superiori
Alle superiori il calcolo delle assenze si fa in ore, non in giorni. Questo significa che due studenti con lo stesso numero di assenze giornaliere possono trovarsi in situazioni diverse se il loro orario settimanale non coincide.
Facciamo un esempio. Un liceo scientifico con 27 ore settimanali per 33 settimane ha un monte ore annuo di circa 891 ore. In questo caso, per validare l’anno bisogna frequentarne almeno 668. Le assenze massime consentite, quindi, si aggirano intorno alle 223 ore. Un istituto tecnico con 32 ore settimanali, invece, arriva a oltre mille ore annue, e di conseguenza il numero massimo di ore di assenza cresce.
Quello che conta, quindi, non è il numero di giorni persi, ma il totale delle ore frequentate. È per questo che alla domanda “con 40 assenze si viene bocciati?” non è possibile dare una risposta definitiva perché in alcune scuole, 40 giornate intere corrispondono a meno del 25%, in altre superano la soglia.
Le assenze al liceo
Nei licei la regola resta identica, ma il monte ore varia, un liceo classico ha un’organizzazione diversa da un liceo artistico, e questo influisce sul numero massimo di assenze consentite.
Ogni scuola calcola la soglia del 25% sul proprio piano orario, per questo motivo, due ragazzi di istituti diversi, entrambi con 35 assenze, potrebbero avere destini differenti: uno resta sotto la soglia e salva l’anno, l’altro la supera e rischia la non validazione.
Cosa succede alle medie e alle elementari
Anche alle scuole medie vale la regola del 75% di frequenza. L’anno deve essere considerato valido se lo studente ha partecipato ad almeno tre quarti delle ore complessive.
Alle medie, l’obbligo scolastico spinge i Consigli di classe a un’applicazione più elastica delle regole. Nei casi di malattia lunga, motivi familiari gravi o altre circostanze eccezionali, la scuola tende a concedere più facilmente la validazione tramite deroga.
Alle elementari il discorso è ancora più flessibile, lo scopo primario è garantire che ogni bambino segua un percorso di crescita educativa. Se ci sono certificazioni mediche o giustificazioni documentate, anche assenze prolungate non compromettono automaticamente la validità dell’anno.
40 assenze equivalgono davvero a una bocciatura?
Questa convinzione nasce da un calcolo approssimativo, valido in alcuni contesti ma non come regola generale. In un istituto con circa mille ore annue, quaranta assenze giornaliere equivalgono a poco meno del 25%, quindi si resta appena sotto il limite. In scuole con meno ore complessive, lo stesso numero di assenze può invece significare sforare la soglia.
Inoltre, anche se il 25% viene superato, non si tratta sempre di una bocciatura automatica, esistono infatti deroghe che il Consiglio di classe può applicare.
Validazione dell’anno e deroghe
Il termine tecnico usato nelle scuole è validazione dell’anno scolastico. Se le assenze superano il limite senza motivazioni riconosciute, l’anno non è valido e lo studente non viene ammesso alla classe successiva.
La normativa prevede eccezioni e cioè, se le assenze sono legate a malattie documentate, terapie mediche lunghe, attività sportive agonistiche, motivi religiosi o familiari certificati, il Consiglio di classe può concedere la deroga. In questo caso, anche con una frequenza inferiore al 75%, l’anno viene comunque validato.
I ritardi contano come assenze?
La risposta è no, almeno non in modo diretto. I ritardi non si sommano automaticamente al monte ore di assenza. Ci sono però alcuni regolamenti scolastici stabiliscono che, dopo un certo numero di ingressi posticipati, questi possano trasformarsi in ore di assenza. Inoltre, i ritardi continui comportano note disciplinari e provvedimenti interni che incidono sulla valutazione del comportamento.
Insomma, non invalidano da soli l’anno, ma non vanno sottovalutati.
Dopo quante assenze si viene bocciati?
Se non si frequenta almeno il 75% delle ore, l’anno non è valido. Ma ogni scuola ha il suo calcolo, quindi il numero effettivo di giorni varia.
In media, alle superiori si parla di circa 35-40 giorni di assenza totale. Ma non esiste un numero “magico” uguale per tutti.
E soprattutto, ricordiamolo ancora che le assenze documentate con certificati o motivi riconosciuti possono rientrare nelle deroghe e non compromettere l’anno.
FAQ – Domande utili
Quante assenze si possono fare alle superiori senza rischiare la bocciatura?
Non più del 25% delle ore complessive dell’anno.
Alle medie la regola è uguale?
Sì, ma i Consigli di classe applicano più facilmente deroghe per malattia o motivi documentati.
Alle elementari cosa succede?
Vale lo stesso limite del 25%, ma il team docente è molto più elastico e valuta caso per caso.
Con 40 assenze si viene bocciati sempre?
No, dipende dal monte ore della scuola e dalle eventuali deroghe.
I ritardi vengono contati come assenze?
No, ma troppi ingressi posticipati possono essere convertiti in ore di assenza o portare a sanzioni disciplinari.