Studenti italiani in “arretrato” sul digitale

Secondo quanto rivela la ricerca “Il Futuro è oggi: sei pronto?”, condotta da University 2 Business, società del gruppo Digital360, più della metà degli studenti universitari italiani sono fermi a un livello “basic” quanto a utilizzo di Internet e social media, mentre è del 60 per cento la percentuale delle studentesse che non dispone di competenze digitali specifiche. Insomma, se è vero che l’innovazione digitale rappresenta oggi il principale motore del cambiamento, è anche vero che tanto rimane da fare per poter colmare il gap che è esistente nel nostro Paese e, soprattutto, tra il Nord e il Sud.

Lo studio ha coinvolto un campione di più di 2.600 studenti di tutta la popolazione universitaria del nostro Paese, e un panel selezionato di 168 direttori del personale, allo scopo di poter approfondire e confrontare la percezione delle due componenti che risultano essere il principale oggetto di indagine, ovvero gli studenti da una parte e i responsabili delle risorse umane dall’altra, focalizzandosi sugli effetti che la trasformazione digitale può avere sul mondo del lavoro, sull’economia e sulla società.

Ebbene, come anticipato, il quadro che ne è scaturito è tutt’altro che incoraggiante, soprattutto se si considera che circa due terzi degli universitari italiani considera che le “skill digitali”, unitamente alle esperienze imprenditoriali, un elemento importante per trovare lavoro. in maniera più dettagliata, però, il 53 per cento dei giovani non riesce ad andare oltre lo status di utilizzatore di Internet e di Facebook, mentre solamente uno su dieci gestisce un proprio blog o sito Web e dichiara di conoscere strumenti avanzati quali Seo/Sem o Google Adwords. Una ulteriore minoranza è invece informata su nuove professioni del digitale come il social media specialist (25 per cento del campione) il data scientist (il 38 per cento) o il Seo Specialist (per il 34 per cento). La maggioranza degli utenti non conosce invece alcune tematiche di attualità come la sharing economy e non sa che cosa sia la benefit corporation.

Di contro, il 12 per cento degli studenti ha avviato o sta per avviare una startup, ma è altresì indicativo che del 30 per cento di studenti universitari italiani che sa programmare o sta imparando a farlo, solamente il 15 per cento ha sviluppato queste competenze in università.

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