Gli studenti italiani? Sono diventati (un pò) più bravi…

beautiful-15728_960_720Secondo quanto affermano i primi dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione sui risultati conseguiti dagli studenti italiani nell’anno scolastico 2015/2016, gli scolari italiani sarebbero diventati improvvisamente più bravi, con meno bocciati e più lodi. Tuttavia, anche se il miglioramento appare essere piuttosto evidente (e l’Università potrebbe costituire un banco di prova per comprendere se di reale risultato positivo si tratta), è anche vero che coloro i quali sono stati “rimandati” a settembre sono ancora tanti, per una percentuale che, con il suo 23,2%, appare essere si in calo, ma comunque anche vicino a un quarto della popolazione complessiva italiana, denotando pertanto una ricchezza di deficit su alcune materie di riferimento, che sarebbe bene colmare prima che l’età dello studente cresca ancora.

Di contro, appare essere buono il bilancio della maturità, visto e considerato che i voti sopra gli 80/100 sono visibilmente in crescita, mentre diminuisce il numero di chi riesce a superare lo scoglio della maturità con il risultato minimo, 60/100. Tanti anche i 100 e lode, che in tutto il Paese sono 5.133, con un vero e proprio boom nel Meridione d’Italia. Sia sufficiente pensare che nella sola Puglia i diplomati con lode sono stati 934, pari al 2,6% di tutta la popolazione diplomata nell’anno scolastico, contro una media nazionale pari all’1,1%. In Campani sono invece stati 713, per un peso dell’1,3%, mentre in Sicilia sono stati 500, con un peso dell’1,2%. Il miglior risultato nelle regioni del Centro è quello del Lazio, con 457 lodi, mentre per il Nord il piazzamento di merito è quello della Lombardia, con 300 lodi, e del Veneto con 276 lodi.

Tra gli altri dati, il Ministero comunica che all’esame di maturità è stato ammesso il 96% degli alunni di quinta superiore, e che il 99,5% dei maturandi ha ottenuto la proporzione, contro il 99,4% del 2015. Ancora, è aumentato il numero degli studenti, dal 62,2% al 63,1%, che prende un voto superiore a 70/100. In particolare, gli studenti che prendono il massimo, 100, aumentano passando dal 4,9% del totale al 5,1% del totale. Crescono anche le votazioni superiori ai 90, con i 91-99 centesimi che salgono dall’8,4% all’8,6%, e quelle 81-90, che passano dal 18,7% al 19,1%. Stabili al 29,2% i voti tra il 71 e gli 80 centesimi, mentre diminuiscono le fasce dei voti più bassi, con i 61.70 centesimi che calano dal 29,3% al 28,9% e i 60 che passano dall’8,6% all’8%.

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